24 gennaio 2010 – Argentario

Questa uscita, come da calendario, e’ stata l’inaugurazione dell’anno motociclistico 2010.
Seppur in numero ridotto, causa alcune defezioni per impegni vari, il gruppetto ha saputo far onore al buon nome dei Babbaluci; in rappresentanza dunque c’erano: Freeblue, Papen, Fonzie e Ulysse.
Il primo appuntamento e’ per le 9 sulla Flaminia, solito posticino; Andrea arriva in largo anticipo, poi Ulysse ed infine Papen; talmente puntuali che pur essendoci dilungati in chiacchiere e “preparativi termici” partiamo con 10 minuti di anticipo… L’appuntamento con Fonzie e’ alle 10; Andrea, con passo tranquillo, guida il ridotto drappello fra le colline che dividono la Flaminia dalla Cassia ed arriviamo a Vetralla con 10 minuti di anticipo. Ecco dunque Mario! Solito bar, rimodernato; un te’ caldo per tutti, qualche chiacchiera e la sosta oltrepassa la mezz’ora; siamo tranquilli, ci siamo tutti e non abbiamo altri appuntamenti da rispettare; a dire il vero avevamo previsto di essere a Posto Santo Stefano fra le 13 e le 14, orario comunicato a Piero nel caso ci avesse raggiunto, ma anche questa possibilita’ e’ sfumata.
Riprendiamo la marcia, Andrea ancora a fare da apripista; con passo tranquillo ma deciso, senza tentennamenti, arriviamo al Lago di Bolsena, a Marta, proseguendo senza soste fino a Manciano, dove facciamo una rapida sosta caffe’ e rifornimento. Di nuovo in sella: un bel percorso nel bosco, fra saliscendi e curve, ci porta a Scansano ed infine all’Argentario e a Porto Santo Stefano: ore 13 e 20!!!
Due chiacchiere, considerazioni sul freddo, due foto e parcheggiamo le moto; entriamo in un accogliente ristorantino proprio di fronte al porto. Fonzie ci fa sganasciare dalle risa esibendosi in uno show narrativo in Vetrallese; Papen che commenta in Siciliano ed in breve sorge una incomprensione linguistica, risolta da Mario con un secco: “aho’, e bisogna che parli come noi, eh!”
Il pranzo prosegue tranquillo, rilassato, senza fretta. Alla fine risaliamo in moto poco dopo le 16 e nuovamente Andrea ha l’onere di guidare il manipolo sulla via del ritorno; riprendiamo verso l’interno, raggiungendo nuovamente Manciano per strada differente da quella dell’andata. Poi puntiamo decisi su Canino e quindi Tuscania; Fonzie, man mano che ci avviciniamo a casa sua, scalpita come uno scecco in prossimita’ della stalla! Tutta una tirata fino a Vetralla, quindi, dove dopo un altro te’ salutiamo Mario.
Abbiamo deciso di evitare la Cassia, molto trafficata, e quindi mi metto alla testa del triumvirato: Vejano, Oriolo, Manziana, Sasso e Aurelia. Arriviamo alle porte di Ladispoli poco prima delle 19; saluti, abbracci ed una bella constatazione: abbiamo percorso quasi 500 km in questo giro! Clima decisamente invernale; non ha piovuto ma un freddo secco e pungente, con temperatura che alle 10, a Vetralla, era di 5 gradi per poi scendere quando abbiamo attraversato le colline ed i boschi, ci ha accompagnato per tutto l’itinerario. Cinquecento chilometri sono dunque non poca cosa; il fine non era certo veder crescere il nostro quantitativo chilometrico, ma averli fatti, in scioltezza, senza affanni, godendoci un giro veramente bello, con strade molto scivolose in certi punti, ha determinato che la tempra motociclistica non si e’ arrugginita dopo il periodo di stop dovuto a festivita’ ed altro, e fa ben sperare per il nuovo anno motociclistico che ci aspetta. Altra considerazione positiva e’ la definitiva consacrazione di Andrea come guida: attento, regolare, guida senza strappi e senza rallentamenti; sara’ un valido supporto ed una guida importante anche nelle maratone tipo nove passi. Io avevo calcolato tempi ed orari, rispettarli e’ stato merito della puntualita’ di tutti, cosa veramente piacevole; della guida di Andrea e della tempra motociclistica di tutti.
Se le premesse sono queste, il 2010 sara’, motociclisticamente parlando, strepitoso! Alla prossima.