27 novembre 2010 – Sabina e Tuscia

Come è consuetudine in questo periodo, il giro non registra una folta schiera di partecipanti; la paura di prendere la pioggia, nonostante il conforto del meteo, impegni, la voglia forse di restare al calduccio sotto le coperte invece di esporsi al freddo, una situazione di fondo che comunque non ci vede molto entusiasti… insomma, alla fine l’appuntamento è fra Freeblue ed Ulysse. Alla punta, però, troviamo anche Dennykey, che si propone per un giro ridotto.

Siamo sulla Salaria, la prima, inevitabile sosta è per la colazione, al nostro bar preferito a Monterotondo; riprendiamo la via dopo esserci un pò riscaldati al bar, proseguendo sulla Salaria che abbandoniamo all’altezza di Passo Corese, dove ci addentriamo nella Sabina fino a poco prima della stazione di Poggio Mirteto; qui lasciamo la SS313 dirigendo verso Torrita Tiberina, Nazzano, Civitella San Paolo; passiamo sotto Sant’Oreste ed infine sbuchiamo sulla Flaminia. Pochissimo traffico, quasi inesistente tranne ovviamente gli attraversamenti dei vari paese; tranquillamente arriviamo a Civita Castellana ed entriamo in paese, facendo sosta sulla bella piazza; altro caffè e qui il gruppetto si divide: Denny riprende la strada di casa, io e Andrea proseguiamo per Nepi. La strada è piacevole, scorrevole e con un manto stradale evidentemente rifatto da poco, il che ci consente, nonostante il fondo umido un pò scivoloso, di viaggiare in scorrevolezza. Passiamo Nepi e siamo sulla Cassia Cimina, che percorriamo in tutto il suo splendore fino a Viterbo. Usciamo da Viterbo abbastanza in fretta, ancora un pò di Cassia e deviazione sulla Martana, direzione Lago di Bolsena, Marta appunto. Qui ci concediamo una sosta al porticciolo; il lago è uno specchio, calmo e trasparente; scene rilassanti, con germani e paperame vario che fanno i loro giri nella piccola ansa; una coppia attempatella è alle prese con il cagnolino, che libero dal guinzaglio e visto altro suo simile poco distante, in compagnia di altra coppia, parte a razzo per raggiungerlo; il suo padrone, con educazione e modi pacati, lo richiama: “Lillo, Lilloooo, vieni qui, non disturbare” ma il cagnolino neanche lo degna di uno sguardo e lui insiste: “Lillooooo, Lilloooo, fai il bravo, vieni qui” e questa volta il cane accenna a tornare, con il padrone che, evidentemente soddisfatto, continua ad incitarlo: “bravo, bravo Lillo, qui, vieni”. Appena giunto ad un passo dal padrone, il cagnolino ci ripensa: finta, scarto e come una freccia scappa di nuovo; il padrone, sempre con i suoi modi gentili ed educati lo richiama ancora: “LIMORTACCITUA!!!!”.

Lasciamo anche il porticciolo di Marta e ci dirigiamo verso Tuscania; l’ora c’è, la fame anche, la voglia di riscaldarci in una locanda è più che lecita e dunque in breve raggiungiamo il nostro ristoro preferito. Per un pranzo con due primi, due secondi, due contorni, una bottiglia di acqua ed un quarto di vino paghiamo l’esorbitante cifra di 13 euro a testa… Dopo pranzo ci concediamo una passeggiata nel piccolo parco della Torre e poi ci dirigiamo definitivamente verso casa, passando per Tarquinia da dove prendiamo l’Aurelia; oggi abbiamo fatto un giro di raccordo fra 4 consolari: Salaria, Flaminia, Cassia ed Aurelia; i km percorsi, fra i due punti del raccordo Anulare, sono stati circa 270. Giro tranquillo, divertente, il sole comunque ci ha sempre accompagnato, come ci ha accompagnato il magone che mai ci abbandona in questo periodo, il pensiero del nostro amico in difficoltà…

Grazie a tutti, alla prossima.