15-16 ottobre 2011 – Badia Prataglia

Ci vediamo alle 8 di mattina, quasi tutti puntuali, all’area di servizio Selva Candida, sul Raccordo Anulare.
Oltre a quelli che saranno fuori due giorni, ossia Murdok, Poldo, Ulysse e Lucilla, ci sono anche tre pessimi elementi che ci accompagneranno per un bel pezzo di strada: Freeblue, MrSergio e Dennykey. Colazione, rifornimento per alcuni ed alle 8 e 35 si parte; alle 10 e 15 abbiamo appuntamento con Jack sulla Cassia, poco dopo l’incrocio di Montefiascone. Passo svelto ma non audace ed una sosta a Vetralla per Murdok che sente freddo ed indossa un giubottino antivento. Si riparte subito, ora a passo tranquillo ed arriviamo in perfetto orario all’appuntamento; il ptempo di spegnere le moto e scendere che arriva anche Jack. Il bar della zozzona è chiuso così procediamo per Bolsena dove ci scaldiamo con caffè e cappuccini.
Sosta non molto lunga, dopo due cazzate scambiate nella piazzetta partiamo di nuovo; costeggiamo per un pò le rive del lago e poi saliamo per San Lorenzo Nuovo, la bella strada non trafficata ci porta ad Acquapendente e poi, sempre sulla Cassia, arriviamo alle porte di Siena.
Facciamo rifornimento, oramai sono le 12 e decidiamo di fare la sosta spuntino al primo posto omologato.
Passiamo Siena, sempre restando sulla Cassia, e poco dopo avvisto un bar-panini-focacce; ci fermiamo, parcheggiamo ed entriamo.
Ci viene proposto un *menu* a 5 euro, composto da panino, bibita e patatine fritte; in realtà le bibite saranno qualcuna in più ed il buon Denny, non ancora soddisfatto, fa aggiungere una crepe alla nutella, da dividere. Peccato che a questo punto il conto salga vertiginosamente a circa 6 euro a testa!

Dopo che Poldo ha espletato le sue funzioni di assistente sociale in reperibilità telefonica salutiamo coloro salutiamo Frreblue, MrSergio e DennyKey che riprendono la strada di casa ed anche noi siamo nuovamente in moto, pronti ad affrntare al via del Chianti: Castellina in Chianti, Greve in Chianti e poi prendiamo per Figline Val d’Arno; il vento è il leitmotiv di questa giornata: soffia costantemente e spesso arrivano raffiche di tutto rispetto.
La strada però è stupenda, c’è il sole e ci godiamo i saliscendi, le curve continue fino ad arrivare ad incrociare la Casentinese. Abbiamo già deciso, nell’ultima sosta, che non prenderemo la Casentinese e dunque il passo della Consuma, ma tireremo oltre Pontassieve, fino ad incrociare la 556 che ci porterà a valicare Croce ai Mori… Che schifo, amisci! Tutte quelle curve, incessanti, la lunga salita e poi la altrettanto lunga discesa scorrono velocemente sotto le ruote, con Jack che approfitta del fatto che sono con Lucilla e mi svernicia senza pietà, seguito poco dopo da Jean… Gli vorrei mordere un braccio ad entrambi! Anche Poldo, che fino a quel momento si era relegato in ultima posizione, tranquillo, a tratti distratto, ha uno schizzo di adrenalina e risale le posizioni. Vabbè, non sarò mica sempre con il passeggero, e lo sanno.
Mentre guido trotterellando mi viene in mente Freeblue, a cui Croce ai Mori piace tantissimo e mi spiace non sia qui con noi, come tutti gli altri ovviamente. Procediamo, nonostante il sole fa freddino perchè il vento non consente alla temperatura di alzarsi più di tanto; Poldo accusa un doloretto ad un ginocchio e chiede la sosta. Abbiamo dato appuntamento ai Paoli, Pallina ed Histryx, alle 18 alla locanda e siamo in perfetto orario, dunque passiamo velocemente Poppi ed arrivati a Soci ci concediamo la sosta la bar in piazza. Ci sta tutta, un bel cioccolato caldo con panna è veramente quel che ci vuole, almeno per me. Altri preferiscono caffè, cappuccini.
Ripartiamo, arriviamo al parcheggio della locanda alle 18:00, e mentre stiamo entrando vediamo i Paoli che ci vengono incontro a piedi, loro sono arrivati prima, molto prima. Parcheggiamo, prendiamo i pochi bagagli ed entriamo nella locanda, la Foresta.
Andrea ci accoglie con la solita cortesia ed affabilità, ci mostra le camere e dopo qualche siparietto per fare le docce, cambiarci, scendiamo e ci ritroviamo tutti a sedere sul divano di Fonzie! Ripercorrere quei momenti con aneddoti e risate è cosa automatica…
Giro in paese, per chi non ha freddo; effettuo la solita giocata al super enalotto, una copia per ciascun partecipante, e distribuisco ad ognuno la propria copia: l’accordo è che chi dovesse vincere, ovviamente, dividerà con gli altri. E’ questa un apiccol acosa ceh però mi piace molto, mi fa sperare che con i proventi di una ipotetica vincita potremmo comprarci una schera di moto tutte uguali, anche nel colore, ed andarecene tutti a fare un viaggio con la V, la I, la A, le due G, un’altra I e la O maiuiscole. Magari fosse!

Cena! Dopo l’aperitivo a base di prosecco e stuzzichini, offerto da Jean, concordiamo tutti nel voler fare una cvena leggera: pappardelle al cinghiale, chianine con peso dagli ottocento grammi al chilo e passa, verdure grigliate, patatine, dolce, una bottiglia di rosso, altre due bottiglie di prosecco, qualche liquore. Solo Histryx preferisce la ribollita alle pappardelle, penso stia male o abbia fatto qualche voto, ma poi lo vedo trangugiare la chianina che passa il chilo e mi tranquillizzo!
Beh, la cena sarebbe finita ed invece il buon Poldo propone di sbafarci un piatto di spaghetti aglio, oglio e peperoncino, anzi: ajo, ojo e peperoncino…
Non possiamo deluderlo e poco dopo arriva Angela con una teglia piena di spaghetti… porcazozza, finiscono in un lampo, neanche dovessimo ancora cenare. Le immancabili chiacchiere dopo cena, consultazioni per il percorso del giorno successivo e poi tutti a nanna.

La mattina facciamo colazione abbastanza presto, paghiamo il conto (esistono ancora pochi posti come questo, dove i conti sono umanamente accettabili, anzi sicuramente al di la di ogni speranza) e dopo aver salutato Andrea & Angela avviamo le moto; rifornimento al distributore della piazetta e poi saliamo per il Passo Fangacci. Che spettacolo! Sole, ma nel folto della foresta quasi non si vede nulla; le tre cascate sono quasi asciutte, bisognerà attendere la primavera per sentirle cantare. Saliamo, sosta e foto al rifugio della Forestale e poi arriviamo all’Eremo di Camaldoli.
Breve visita, qualche foto e poscendiamo verso valle, dall’altro versante. Bella strada, inusuale, e quasi dispiace essere arrivati sotto Bibbiena e dover lasciare quel tracciato che si snoda fra le colline ed i cascinali.
Prendiamo la strada per Arezzo, non passiamo in centro e ci dirigiamo verso Siena. Alla sosta caffè Pallina ed Histryx ci lasciano per tornare nelle Marche, Jack invece prosegue con noi. Dopo un primo tratto, breve ma palloso, comincia il divertimento: Torrita di Siena, Osteria delle Noci, San Biagio e Montepulciano ed infine Chianciano. Qui facciamo la sosta panino, seduti fuori di un bar, non siamo in pieno sole ma siamo riparati dal vento e non fa freddo. Scambiamo duie parole con un motociclista di Roma, ora residente a Montepulciano, e poi partiamo.
Arriviamo a Città della Pieve, dove un piccolo incidente di percorso non riesce comunque ad annullare la belleza ed il clima dei due giorni passati assieme. C’è sempre il rammarico per chi non ha partecipato, ma siamo abbastanza attivi e sappiamo che c’è sempre una possibilità per tutti.
Ma ancora una volta, chiudendo la porta del garage, mi trovo a pensare che almeno una volta dovrà sucedere che ci siamo tutti, ma proprio tutti tutti.

Grazie amicii, alla prossima!