27 – 28 giugno 2025 – Pescasseroli

Ci proiettiamo in questo nuovo tour reduci, da poco, dalla cavalcata nel Tosco-Romagnolo. L’entusiasmo è sempre quello, ai massimi livelli; la voglia di moto, di stare insieme anche.
Appuntamento all’area di servizio Colle Tasso Sud, sulla Roma – L’Aquila, per partire alle ore 09:30, e qui succede un fatto inusuale, più unico che raro.
I due Sergi della compagnia sono soliti arrivare sempre in largo anticipo, dunque mai visto un ritardo da parte loro. Invece, stavolta, Sergetto per una incomprensione con l’orologio di casa, non si è presentato all’incontro con Massimo e Claudio.
Raggiunto, ovviamente, al telefono da Claudio, si accordano per incontrarsi direttamente all’area di servizio.
Ebbene, nonostante il forte ritardo, Sergetto riesce ad arrivare alle 09:29.
Poche chiacchiere, rifornimento e via, per far scivolare sotto le ruote i pochi chilometri della A24 fino a Vicovaro.
Usciamo dall’autostrada al predetto casello e, subito dopo, ci fermiamo al nostro bar per la rituale colazione.
Si riparte: Tiburtina, Carsoli, Valico dei Colli di Monte Bove con foto, Tagliacozzo e qui deviamo per la Piccola Svizzera per un percorso che, passando da Petrella Liri e Capistrello, ci immette sulla vecchia statale Avezzano – Sora.
Piccola sosta a Balsorano per riprendere fiato all’ombra, fa un caldo boia.
Sora, ci inerpichiamo per la bella strada che porta al Valico di Forca d’Acero.
Salendo di quota la temperatura è sempre più gradevole; svalichiamo senza fermarci, in breve siamo sotto Opi e, senza por tempo in mezzo, ci dirigiamo al lago di Barrea, sosta spuntino OBBLIGATORIA alla Casa del Bocconotto.
Consumato il meritato, seppur frugale pasto, ci rimettiamo in sella per raggiungere due amici di Massimo a Civitella Alfedena, attraversando il lago tramite il suggestivo ponte.
Pietro ci ospita su una bella terrazzetta, caffè, amaro, genziana, due chiacchiere e ripartiamo alla volta del nostro albergo, a Pescasseroli.
Qui ci accolgono calorosamente, invitandoci a posteggiare le moto all’interno, in luogo appartato.
Dopo la doccia rinfrescante e rigenerante ci troviamo nel bel salottino a piano terra, con vista parco, per uno Spritz collettivo guarnito da salatini, patatine e bruschette al pomodoro.
Siamo a ridosso della cena ma all’aperitivo non si rinuncia.
Nel frattempo arrivano i due amici di Villetta ed, insieme, ci rechiamo al tavolo per la cena.
Cena gustosa, al di sopra delle aspettative.
Risate, discorsi seri, cazzate varie e a fine cena ci trasferiamo nuovamente nel salottino. Fine della serata.
Il caldo massacrante, a tratti 39 gradi ed oltre, ci ha messo a dura prova senza però averla vinta. Comunque un bel pò di chilometri che, in quelle condizioni, era come se fossero il doppio, dunque il letto ci bramava, desideroso di cullarci in un sonno ristoratore.

Mattina seguente: colazione, preparazione del poco bagaglio e partenza per il rientro.
Oggi fa ancora più caldo… Lasciamo Pescasseroli diretti a Pescina, percorrendo la bellissima e tortuosa SS83. Si respira, temperatura intorno ai 21 gradi, poi, attraversata Pescina, ci inerpichiamo verso Goriano Sicoli che non attraversiamo in quanto arrivati a ridosso del paese deviamo per Forca Caruso, bel valico nel Parco del Sirente-Velino.
Collarmele, vorremmo fermarci ma al bar bar ci saranno state una cinquantina di moto; passiamo oltre, next stop Cerchio… Come dicono qui ” Cerchio, lu paese più tondo del mondo” . Bar discreto, ombra, acqua fresca, 39 gradi.
Di nuovo in sella, entriamo in autostrada ad Aielli-Celano per uscire a Magliano de Marsi, giusto per non attraversare la tentacolare Avezzano.
Di nuovo Tiburtina, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo, Carsoli. Siamo in ora pranzetto, mio fratello conosce una tavola calda ottimale per posizione, cibo e prezzi onesti.
Ci sediamo fuori, tavolo all’ombra e, dopo un pasto a base chi di insalata, chi pasta fredda, chi melanzane, ripartiamo nel caldo torrido.
Piccolo briefing, Marsilio e Claudio optano per la Salaria via Turanese; noi, Massimo e i due Sergi, prendiamo la A24 a Carsoli per un rientro veloce.
Di nuovo area di servizio Colle Tasso, la Nord stavolta,
Saluti, negli interfoni già si gettavano le basi per la prossima uscita di più giorni, probabilmente Marche.
Il caldo è micidiale, il termometro della moto indica 41,5 gradi.
Di strada ne abbiamo ancora dai 40 agli 80 km, ognuno per la propria casa.
Nel rientro, sulla Cassia, il mio interfono si è suicidato sganciandosi dal supporto e volando via…


Gruppo eterogeneo, affiatato: Sergio, Sergetto, Claudio, Marsilio e Massimo.
Moto che, finora, non hanno mai dato problemi.
Belle strade, bei posti… il caldo? Problema suo, noi siamo operativi a tutte le temperature.
Un doveroso ringraziamento alla struttura che ci ha ospitato: cordiali, disponibili, ci hanno fatto un upgrade delle stanze senza nessuna richiesta da parte nostra, sconto sugli extra, cena oltre le aspettative, veramente al top!

Ed ora al lavoro per organizzare la prossima avventura.